Bicicletta et ciclotorismo : Di Faverges Francia a Nervesa della battaglia in Veneto Treviso nel 2004

Bandiera Claude

maj le 08-10-2004 da Claude Bandiera, traductionze da Josi Degeneve

foto della passegiata

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Il percorso : a bicicletta , 663 km & 734 km tornando

  • Faverges / Faverges / Albertville (23 km) / Aiguebelle / Moutiers / Bourg st maurice (75 km) / Colle del piccolot san Bernardo (106 km) / Aoste / Ivrea / Vercelli / Robbio /Mortara (313 km) (1ere etape)
  • Pavia / Lodi / Crema / Soncino / orzinovi / Manerbio / Ghedi / Montichiari / Lonato / Peschiera / Verona / ... / Vicenza / Castelfranco/ Barcon / Montebelluna / Nervesa (350 km)

colla compagna Fanny

Ultimi preparativi, neanche sonno, dunque (quindi) in mezza notte, senza dormire chè me ne vado tale un « salmone »risalire il fueme dela mia vita. Affinchè colletare le mie informazione al riguardo a miei antenato .

Miei antenati è angosciato chè lascio FAVERGES in chesta domenica, a l’ora a i notambuli deambulano è distillano loro solitudine. Sta l’ocasione di testare i miei abiti di lucce, Il moi illuminazione è la mia buona stella.

La circolazione si fa calma il vale si muové tranquillamente, MOUTIERS, Primo spavento, sono preso a parte dei giovane ubriacati uscente di nigt-club.

Dopo BOURG ST MAURICE, questa strada di vale e poco interessante, ma calma a Quest’ora.. Comincia la lunga ascenzione verso il col del Piccolo san.BERNARDO di riluvio il confino del territorio francese

Il giorno è gia comiciato è le montagne della VANOISE si schiarano progressivamente, LA DENT PARACHEE maestosa è bellissima, sormontatadel suo ghiaccio. Andatura tranquilla è con agilta, mi fermo qualche volte per dormire un po. Doppo LA ROSIERE i condizione cambiano, la montagna la vera è di qua, la vegetazionesi fa rara il vento di faccia si alsa,rendendo la progressione difficile. I antichi ospizi sonno sempre presenti un po prima della cima del passo. OUFA la cimma finalmente a destra LANCEBRANLETTE è a sinistra LE MONT-BLANC vistotaglio è particolarmente impressionante. Ecco l’Italie, la circolazione è adesso forte risorgano alora tutti ricordi dei viaggi di mia giovinezza (IN ITALIA CON LA FIAT ) Ecco sonno sulla grande strada, AOSTA stouffa è io crollo quando un raggio cede inopinamente.per fortuna i seduti di sofrologia di FRANCOISE BLONDEL mi aiutano aggiusto rapidamente malgrado il sudore sgocciolando sul mio fronte SONNO BAGNATO ( (DELLA TESTA A I PIEDI) In questa brutta vale il forte vento di faccia è il calore malgrado la( DOREA BALTEA) Scaricando la sua acqua verde schiumante rende l’avanzata difficile. IVREA, VERCELLI, del riso et anchè del grano turco a perta di vista. Un po dopo MORTARA un magnifico campo di grano turco mi proposa il suo accoglio doccia borraccia ma con saponetta è acqua scaldata nei mie borracci tutta la giornata sula mia FANNY.

Mi scivolo furtivamente sotto la tenda afinchè sfuggiare a le zenzare.

LUNEDI SECONDA GIORNATA ANDATA : MORTARA - NERVESA 350 KM.

Stanco lo sonno benchè la notte fosse calma, Ecco svegliato di soprassalto alle 5 ore è prestamente "IN THE ROAD AGAIN" con menno di tempo chè un escadro in alerta, motivato dale zanzare.

Grano turco, riso, cami, circolazione intensiva su una strade chiamata « statale » poco larga, ma in Italiani visano male, piu volte il colpo e passato tanto vicino chè il moi berretto é caduto.

L’Italia brucia, l’Italia si sbriga e io, mi affretto afinché non finisco in salmi « e no salame » di ciclista. Scelgo il centro città di PAVIA per vedere altre case dell’Italia. Belle facciate acro vecchie belle ragazze con la pelle bronzata. Pietre, terrazze è dolce vita. Questo borgo mi fascina, bisogna ridrendere rapidamente asfalto. Il calor e insuportabile devo fare diverse fermate.

A CREMA, un caffé sicuramente, afinché dimenticare la precedente notte senza sono. Continuo a visitare le stazione servizi ché proposano delle bibite energetiche et anche della birra a prezzo modesto. La circolazione e infernale, spaventosa, il minimo intervallo mi puo guidare a la morte é alla roulette Italiana.

Vado servire di carne tritata per il risotto ? Per fortuna siamo vicini a MODENA paese della Ferrari, le linee bianche à i semafori sono ché una piccola indicazione.

PROMETTO « MAI PUI » gl' Italiani sono matti in macchina .........

Maser in Veneto, a 15 km di Nervesa , paese di origine della nona PellizerQUESTO Stufo del Grano turco del riso, e dei camion. Scelgo di nuovo LODI centro «Ma che bel culetto", "No sono a Mathieu ma sono a Callipyge » « Oh le belle natiché non sono a Mattéo ma sono bene a Callipyge » una della dei Italiane, adoro l’Italia e le città italiane.

DESENZANO nel lungo del lago di GARDA piccola orio dell’adricatico vola sopra la regione : Palme, turisti, è prostitute che proposano il loro fascino entro asfalto è grano turco sconfortante è sordido quelle li mi incoraggiano d’un segno di mano affascinante a meno chè sia un segno di disperazione « no grazie scusatemi ho la mia bici ». In mencanza di bei panorami ho il tempo di leggere numerosi cartelli stradale nel lungo della statale. Qualcuni sono strani tale il primo : « Signor Kazanova propone dei vestiti da sposa »Cosa mai visto Tale il secondo : propone publicita per un sex shop l’Italia è veramente incredibile. Dopo un giro sul l’autostrada chè sono obligato di lasciare con FANNY sulla schiena.

Finalmente la bella VERONA. Non ho il tempo per visitare, sicuramente FRANCO il cugino Italiano è gia davanti a un Ombra e l’ora del l’aperitivo. Clic clac piazza, arena, sfaciandati VERONA belle ritornero senza la mia bicicletta forse con un altra bella ….. CASTELFRANCO finalmente, il VENETO vero su une picolla strada di campagna, le vigne, le tratorie, il forte odore del grano turco tanti ricordi de l’ITALIA chè conoscevamo « una volta » per le vacanze. 625 km d’infermo per un po do felicità adesso la notte è gia bene avanzata Gl’Italiani parlano in piazza le rane gracchirano, la notte fascinante, notte nera adesso i cartelli sono inesistenti in ITALIA « scusi la strada per » sono obigato di rivedera la mia lingua materna, ossessinato paura di finire in fondo a grano turco, me ne esco piuttosto bene ecco sono quasu arivato. GIAVARA dell' Montello , BAVARIA infine la via del paradiso per andare a casa di moi nonno e di mio cugino l’ultimo pendio (salita) mi ha distrutto completamente.

Sono le 21, e FRANCO Roseto in pensiero, sta la, ad aspettarmi ouffa CIAO , bevi un' ombra.

RITORNO

primo GIORNO NERVESA DELLA BATAGLIA( Veneto) -CASTIGLIONE 238 km.

Il campanello di NERVESA sgrana la sua melodia, il temporale sgrida da lontano, il VENETO chè a sette aspeta con impatienza questa pioggia. Opto per le picole strade,in fatti il percorso entro campagna è canale d’irrigazione è incantevole ma bordeggio , i kilometri si accumulano sono obligato di sortire della mia riserva « scusi la strada per « « Prima a sinistra, dopoprendi il secondo grano turco » Dopo questa parte di campagna a VICENZA ritrovo la città, il centro è veramente bello chè faccio due volte il giro. Riesco a evitare VERONA e il suo camino per avvicinarsi sue arterie brulicante. Ecco sonno di nuovo in LOMBARDIE « orage o désespoir » « temporale o disperazione » Dei immensi lampo sciarano la volta celesta la pioggia sferza moi cerato ma FANNY resiste.

Testa in basso sul manubio, occhi chuisi dormo quasi. « CIAO CIAO » sento : come si fa un angelo chè mi accoglie un inferno… « MA DIO BESTIA E VENUS DI MANTOVA » chè viene di sorpassarmi ? Miss grano turco a bicicletta tuta bagnata di pioggia nel suo body a dannare un sagrestano, ma da dove sei chiamo neel lingua di DANTE conversiamo quaque trope corte minute, propodo un picolo angolo di parapioggia o la metà del mio cerato ma danazione , la pioggia smetta è ci deviamo separarsi. Ciascuno la sua strada ciascuno il suo percorso la pioggia benefattrice me ne vado sulle belle colline.

SOLFERINO , RIVOLI, non non siammo a Parigi ma sulle luoghi delle babattaglie di NAPOLEON . La pioggia riprende decido di dormir a fianco della sala parrocchiale nel villaggio vicino a CASTIGLIONE.DON ANDREA mi regala un cafè. Qualque parole piu tardi in verro italiano, la birra aiuta a parlare , l’occasione è bella di fato DON ANDREA sta interessante è parla il dialeto ma anchè la lingue verra di questo bel paese. .In VENETO capirsco questa dolce musica, i LOMBARDI questi selvaticci non vado d’accordo. La notte sara a fianco della chiesa di DON ANDREA.

Seconda giornata ritorno CASTIGLIONE-TORINO 28O km.

Svegliato dal campanello, stremato , rapidamente pronto per la partenza, tenda nula bisogno di piegare o domito sule pietre vicino a la chiesa.

Adesso il PIEMONTE è le sue immense risaie accompagnate ogni parte di siepe di alberi, ma l’arrivo è encora tanto lontano. Riesco per diversi kilometri a percorrere questa campagna bellissima sul strade deserte. Avvicino da TORINO è devo riprendere la strada principale sotto un calore torride. La circolazione è le birre mi fanno girare la testa.

TORINO .orribile, infernale con le sue 30km.arterie urbane brutte 22ore mi fermo vicino una capanna per pagarmi una fetta di anguria mi ritrovo con i indigene in passeggiata. Fuorri città mi scivolo furtivamente sotto la mia tenda sortiro il indomani manggiatto dele zanzare.

Terza giornata ritorno TORINO –FAVERGES 216 km.

Aancora nero, ma devo andare prima chè la circolazione è le zanzare mi uccidano, le alpi davanti , sempre belle come le strade deserte senza camion considerate come « personna non grata » in questo giorno è io non finisco di grattarmi zanzariera. SUSA, abbastanza riso(ridere) sono al piede del monte ceniso .

Comprate bibite e viveri, eccomi non senza timore su questo ultimo ostacolo chè sara difficile.

Il contachilometri n’indica un solo numero per 30 km.

Di salita, difficile è interminabile malgrado paesaggio maestuoso. Ma se la circulazione è quasi inesistente al suo inizio, diventa piu importante in cima, dove trovo MARCELLO , RENATO è altre chè sonno a spasso con il loro CAMPING CAR.

Han han, il col, ecco la Francia , LA DENT PARRACGEE è ancora la , al meno chè sia un altra cima, veramente me ne frego. UFA la discesa il forte vento di faccia nel vale della MAURIENNE mi rende difficile l'andaturra, malgrado il pocodi machine chè passano puitosto sul autostrada. AITON ,

LOANA la panetiera, mette le sue "MICHES" al riposo, siamo lunedi. Dolorosamente arrivo A FAVERGES senza manggiare. Sonno le diciannove………………..riposo del guerriero..